Immerso in una bellissima tenuta di 3 ettari, incastonato tra le colline di Gerace, uno dei borghi più belli d’Italia, e il mar Jonio, il Casale della Rocca è il luogo ideale per trascorrere giorni di pieno relax, o per ospitare eventi di ogni genere, immersi nella quiete della campagna, in un paesaggio unico e ricco di fascino.
Immerso in una bellissima tenuta di 3 ettari, incastonato tra le colline di Gerace, uno dei borghi più belli d’Italia, e il mar Jonio, il Casale della Rocca è il luogo ideale per trascorrere giorni di pieno relax, o per ospitare eventi di ogni genere, immersi nella quiete della campagna, in un paesaggio unico e ricco di fascino.
La posizione privilegiata di cui gode lo rende punto di partenza perfetto per visitare un territorio conosciuto per il suo incomparabile patrimonio naturale, artistico ed enogastronomico.
La posizione privilegiata di cui gode lo rende punto di partenza perfetto per visitare un territorio conosciuto per il suo incomparabile patrimonio naturale, artistico ed enogastronomico.
Casale della Rocca è la cornice ideale per ospitare eventi e ricevimenti di ogni genere. Un abile restauro ha portato agli antichi splendori l’edificio originario.
Casale della Rocca è la cornice ideale per ospitare eventi e ricevimenti di ogni genere. Un abile restauro ha portato agli antichi splendori l’edificio originario.
Spaziose, eleganti, accoglienti, le nostre camere sono dotate di ogni comfort per offrirvi un soggiorno indimenticabile.
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Casale della Rocca mette a disposizione dei suoi ospiti una serie di servizi aggiuntivi per rendere davvero indimenticabile la permanenza.
Casale della Rocca mette a disposizione dei suoi ospiti una serie di servizi aggiuntivi per rendere davvero indimenticabile la permanenza.
Fronte le greche sponde, ov'io mi trovo, s'erge del passato oggi nuova vestigia che calca il siffatto e lo riforma al bello incastonato tra gli ulivi e la selva or pia e generosa dimora di quiete al lasso piè che peregrino è in cerca di un redivivo tratto che unisca, come allora, sponda a sponda. Era la pietra spoglia al sole bianca e muta, era l'edera invitta tra quegli anfratti resti, era tutto affossato dentro a un vuoto ove il tempo scorreva indifferentemente. Poi venne la mano che governa il sogno, rimosse la polvere indurita, scosse le fronde per un vento nuovo e i germogli d' un maggio, venne l'opera incessante dell'artista visionario, del folle che crede nell'immagine riflessa sopra la quiete dell'onde all' imbrunire, e pietra su pietra e passo dopo passo s'eresse la grecanica reggenza cui dette vita chi Vita s'appella e chi appellandola s'onora.
Domenico Antonio Matalone - DAM